“Non concedo una seconda possibilità al cinismo. All’insistenza. Alla mancanza di empatia e carità.
Ho smesso di perdere tempo con ciò che mi rammarica o intristisce.
L’onestà dell’amore sta nel presidio quotidiano e nella capacità di costeggiare l’altrui sensibilità senza violentarla mai.
Scegliendo il tempo, il modo, le parole giuste. Sapendo aspettare, dedicando cura e pazienza, osservando e parlando con misura, senza sentenziare. E, comunque, sinceramente.
Il passato alle spalle, un capitolo nuovo. Con la serenità per accettare le cose che non riesco a cambiare e il coraggio per cambiare quelle che posso. In precario ma sufficiente equilibrio.
Lascio che sia…Il mestiere della vita!”
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Il Mestiere della vita tour è approdato, lo scorso 8 Luglio 2017, allo Stadio San Filippo di Messina ed è stato organizzato, per l’occasione, dalla Musica da Bere Srl.
I 35.000 spettatori presenti si sono trovati di fronte a un palco imponente, con 800 metri quadri di schermi e luci, assistendo a uno spettacolo che, come confessa lo stesso Tiziano, prende spunto dai grandi colleghi internazionali, come Beyoncé, Ed Sheeran e Rihanna.
Un lavoro che si differenzia in parte dal Tiziano Ferro European Tour 2015 per la mancanza di voli, balli e pedane mobili, ma che ha mantenuto i visual e gli effetti speciali che caratterizzano il cantante e gli conferiscono quel tocco di internazionalità, distaccandolo dai canoni classici e rendendolo unico nel suo genere.
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Chi assiste a un suo concerto si ritrova, spesso, catapultato in una dimensione surreale, ricca di soluzioni tecnologiche, grafiche ben studiate, batterie infuocate e idee geniali.
Ma chi lo conosce sa bene che Tiziano non è solo questo.
E’ un uomo interessato alle questioni sociali, un poeta, un’anima fragile che convive con le proprie cicatrici e le racconta con estrema intelligenza, non solo attraverso le sue canzoni.
Forse è proprio qui che il cantante si mette a nudo, in un intenso monologo introduttivo che scaccia via i lividi del passato e volge uno sguardo al futuro. Un grido di speranza.
Attraverso le sue parole crude ma sincere riusciamo a scorgere un vissuto difficile, la storia di chi porta dentro di sé tante cicatrici ma che affronta la vita con serenità e buoni propositi. Tutto questo in una dimensione di commozione reale e non di circostanza, in una cascata d’acqua nebulizzata e un coro di voci intrepidi.
Accompagnato da musicisti internazionali, il cantautore di Latina ha eseguito una ricca scaletta, un viaggio tra nuove hit e grandi successi: da Il mestiere della vita a L’amore è una cosa semplice, Epic, Il regalo più grande, La differenza tra me e te, Sere nere. E, ancora, Imbranato, Troppo buono ed E fuori è buio in chiave acustica.
Dopo l’intermezzo musicale, lo showman è ritornato sul palco, con un abito sportivo, per il medley electro-dance: è tempo di cantare a squarciagola Lento/veloce (il nuovo singolo in rotazione radiofonica e colonna sonora degli spot del Cornetto Algida), Rosso Relativo e XVerso, con un led pieno di fiamme che hanno incendiato, simbolicamente, lo stadio.
Un altro cambio d’abito e il concerto è ricominciato con Stop! Dimentica e con l’omaggio a Luigi Tenco e la sua Mi sono innamorato di te, nella versione struggente proposta a Sanremo. Passando, infine, a Per dirti ciao e alla bellissima cover La fine.
Gli ultimi bis hanno compreso le popolari Incanto, Lo stadio, Il conforto e Potremmo ritornare – primo estratto dell’album che ha dato il nome al tour – ed entusiasmato più che mai il pubblico siciliano.
https://youtube.com/watch?v=WCjUPUngO8I
Questo è il Tiziano che piace, un cantante che, tour dopo tour, si scopre sempre di più.
Un artista che sa fare bene il suo mestiere… Il mestiere della vita!